Fare un regolare contratto di assunzione alla babysitter è importante. Con un regolare contratto ti assicuri che la babysitter sia responsabile della custodia di tuo figlio anche da un punto di vista formale, e ti metti al riparo da ogni problema futuro. Tra l’altro mettere in regola la baby sitter non è complicato. Vediamo quali […]
Fare un regolare contratto di assunzione alla babysitter è importante. Con un regolare contratto ti assicuri che la babysitter sia responsabile della custodia di tuo figlio anche da un punto di vista formale, e ti metti al riparo da ogni problema futuro. Tra l’altro mettere in regola la baby sitter non è complicato. Vediamo quali sono le cose da sapere. E quelle da fare.
Contratto babysitter: quale scegliere?
Per rispondere a questa domanda ti serve quantificare l’impegno della babysitter. Se hai bisogno di aiuto per varie ore alla settimana e per un periodo continuato, la cosa migliore è mettere in regola la babysitter con un regolare contratto di assunzione. Questo anche se l’orizzonte temporale è breve. Se per esempio hai bisogno di una tata solo qualche mese e per mezza giornata, puoi fare un contratto da babysitter 20 ore settimanali a tempo determinato, per esempio.
Se invece hai bisogno di una baby sitter occasionale, solo qualche ora ogni tanto, puoi regolarizzarla con il Libretto di Famiglia INPS
Assunzione baby sitter con contratto lavoro domestico
Il lavoro di babysitter è regolamentato all’interno del CCNL sulla Disciplina del Lavoro Domestico, come quello di colf e badanti. In breve, le principali cose da sapere sul contratto da baby sitter:
- la babysitter va “inquadrata” (cioè nel contratto le va riconosciuto un livello da cui dipenderà la sua retribuzione) secondo il suo livello di esperienza, la sua formazione, le mansioni che deve svolgere; i livelli vanno da A (più basso) a DS (D super), il più alto;
- se la baby sitter vive a casa tua, devi predisporre un contratto da baby sitter convivente, la cui retribuzione si calcola su base mensile; in caso contrario farai un contratto da baby sitter non convivente e stabilirai il compenso su base oraria;
- l’orario di lavoro full-time per la baby sitter convivente è di 54 ore; il contratto baby sitter part-time per baby sitter conviventi è a 30 ore. Per le baby sitter non conviventi il contratto a tempo pieno è di 40 ore a settimana: se la baby sitter ti serve per un numero inferiore di ore devi farle un contratto part-time, per esempio un contratto da baby sitter 20 ore settimanali;
- secondo il contratto la retribuzione delle baby sitter non può scendere sotto una soglia minima, definita per ciascun livello e stabilita ogni anno; la retribuzione deve comprendere i contributi previdenziali. Leggi sul nostro post sulle tariffe baby sitter .
CCNL lavoro domestico: obblighi e diritti del datore di lavoro
L’assunzione di una baby sitter secondo il CCNL comporta anche una serie di altre obbligazioni in materia di ferie, permessi, tredicesima, indennità di vitto e alloggio, periodo di prova, straordinari, malattia e preavviso in caso di licenziamento o dimissioni. In ogni caso, specifica tutto nella lettera di assunzione (leggi un po’ più giù come scriverla) e poi rispetta quello che hai concordato con la babysitter.
Ogni tre mesi versa i contributi INPS: sarà l’INPS stesso a inviarti i bollettini precompilati. Li potrai pagare on line con carta di credito, alla Posta o dai tabaccai del circuito Lottomatica.

Attivare il contratto di assunzione della baby sitter
Step by step, ecco cosa devi fare per formalizzare il contratto di assunzione di una baby sitter, convivente o no, a tempo determinato o indeterminato, part-time o full-time:
1. Prepara i documenti necessari
Accertati di avere copia del documento della babysitter e del suo codice fiscale. Se assumi una babysitter straniera devi avere anche il suo permesso di soggiorno.
2. Scrivi la lettera di assunzione
Scrivi una lettera di assunzione in duplice copia. La lettera deve necessariamente indicare:
- luogo di residenza tuo e della baby sitter
- data di inizio del rapporto di lavoro (e fine nel caso di assunzione a tempo determinato)
- mansioni baby sitter e livello di inquadramento
- retribuzione
- orario
- indicazione del riposo settimanale
- luogo di svolgimento dell’attività lavorativa
- periodo di ferie e indicazione di obbligo alla trasferta (se vuoi portare la baby sitter in vacanza con te)
- durata del periodo di prova.
3. Firma il contratto
Firma e fai firmare il contratto alla babysitter e conservane una copia.
4. Registra il contratto baby sitter all’INPS
Comunica all’INPS l’inizio del rapporto di lavoro entro le 24 ore precedenti l’inizio del rapporto di lavoro; se hai il pin INPS puoi farlo direttamente on line sul sito dell’INPS, oppure puoi chiamare il Contact Center (803.164 gratuito da rete fissa, 06164164 da rete mobile). In alternativa puoi ricorrere a intermediari come CAF o patronati.
Come pagare e mettere in regola la babysitter occasionale
Ma cosa succede se hai bisogno di una babysitter in modo occasionale? Continua a leggere. Il modo per mettere in regola la babysitter c’è. Quindi anche se per poche ore al mese, non tenere mai la babysitter in nero, a garanzia sia tua che sua.
Il Libretto di Famiglia è lo strumento che il Governo ha messo a punto per permettere alle famiglie di retribuire il lavoro domestico, le lezioni private, l’assistenza ai bambini e agli anziani. Quindi è proprio quello che ti serve per mettere in regola la babysitter in tutti quei casi in cui il contratto di assunzione non è necessario.
Il Libretto di Famiglia è una sorta di carta prepagata, composta di titoli di pagamento: ogni titolo vale 10 euro. 8 euro sono destinati alla retribuzione della baby sitter (o della colf, o del professore che dà lezioni private a tuo figlio). 2 euro servono per le coperture INPS e INAIL. Ogni titolo può retribuire un’ora di lavoro. Non di più.
Poiché si tratta di un modo per pagare una baby sitter occasionale, ci sono dei limiti. Nel corso dell’anno non potrai spendere in questo modo più di 5.000 euro, e la baby sitter non potrà ricevere da te compensi totali superiori ai 2.500 euro. Questo vuol dire che la baby sitter dovrà avere più datori di lavoro per arrivare al tetto dei 5.000 euro, e tu dovrai ricorrere a più baby sitter se nel corso dell’anno avrai bisogno di più di 250 ore di baby sitting.
Mettere in regola la baby sitter occasionale con il Libretto di Famiglia
Utilizzare il Libretto di Famiglia per pagare la tua baby sitter è piuttosto facile. Non sono previsti grandi adempimenti burocratici. Però il Pin è davvero necessario. Vediamo cosa devi fare tu (l’Utilizzatore del Libretto secondo il linguaggio INPS), e cosa deve fare la baby sitter (il Prestatore, sempre secondo il linguaggio INPS):
1. Acquista il libretto
Puoi acquistare il Libretto di Famiglia presso le filiali INPS o presso gli uffici postali. Presso questi stessi uffici potrai in seguito ricaricarlo: come abbiamo detto il Libretto è una sorta di card prepagata.
2.Registrati on line
Accedi e registrati sulla alla piattaforma tramite il servizio online dedicato. Lo stesso deve fare la babysitter. Da questa piattaforma farete tutte le successive comunicazioni relative al lavoro di baby sitting. Oltre che dalla piattaforma on-line, tutte le comunicazioni possono essere fatte al Contact Center (vedi sopra), anche dai patronati, dai consulenti del lavoro.
3. Comunica i dati della prestazione lavorativa
Una volta concluso il periodo di baby sitting, non oltre il terzo giorno del mese successivo alla data di fine della prestazione, accedi al portale INPS e comunica:
- nome e altri dati della baby sitter;
- il compenso pattuito;
- il luogo di svolgimento della prestazione;
- la durata;
- l’ambito di svolgimento (assistenza ai bambini)
- altre informazioni.
Una volta che tu avrai fatto questo, l’INPS invierà alla baby sitter una mail o uno sms di notifica. E, entro il 15 del mese, l’INPS erogherà il compenso alla baby sitter, secondo le modalità che lei avrà indicato in fase di registrazione.
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