Hai trovato un lavoro come babysitter ma non sai quanto chiedere? Oppure lavori già e vuoi capire se la tua paga oraria è giusta? In Italia, la tariffa media richiesta dalle babysitter nel 2025 è di circa 9,63 euro l’ora, secondo i dati raccolti da Sitly sulle tariffe chieste da oltre 344.000 babysitter registrate alla piattaforma in tutta Italia. 

Ma questa è solo una media: la retribuzione effettiva può variare molto in base alla città, all’esperienza, al numero di bambini e al tipo di impegno. Esistono anche minimi stabiliti per legge, che dipendono dal contratto e dal livello di inquadramento, che possono darti un’idea di quanto puoi guadagnare come babysitter. 

In questa guida trovi tutto quello che ti serve per capire quanto chiedere come babysitter, come calcolare la tua paga babysitter e quando puoi chiedere una paga più alta. 

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Quanto prende una babysitter all’ora?


Come abbiamo già detto, la tariffa media oraria per una babysitter è di €9.63, secondo i dati Sitly. Naturalmente si tratta di una media e la tua tariffa potrebbe essere più alta o più bassa in base alla situazione.  Il punto di partenza per calcolare la tua tariffa sono le tariffe minime stabilite dalla legge. Queste ti aiutano ad avere un riferimento concreto per non sottovalutare il tuo lavoro. Poi ci sono aspetti personali e pratici da considerare: la città dove lavori, le tue competenze, l’età e il numero dei bambini, l’orario (giorno o sera) e il tipo di rapporto lavorativo che hai con la famiglia. Vediamo cosa dice la legge. 

Il minimo legale per il lavoro di babysitter

Il lavoro delle babysitter rientra nel “lavoro domestico” e segue le regole del Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro Domestico (CCNL). Questo contratto definisce diverse tariffe babysitter minime, in base alle a competenze e all’esperienza. Per esempio: se ti occupi di neonati o se hai una formazione specifica per occuparti dei bambini, potrai chiedere una tariffa oraria babysitter più alta. 

I livelli previsti dal Contratto sono:

  • Livello BS (B Super): 7,10 euro lordi/ora. Riguarda babysitter che si occupano di bambini più grandi e  autosufficienti: giocano con loro, li sorvegliano, li accompagnano alle attività o fanno presenza serale.
  • Livello CS (C Super): 7,91 euro lordi/ora. Indicato per chi assiste bambini piccoli o non autosufficienti.
  • Livello DS (D Super): 9,50 euro lordi/ora. È la tariffa per babysitter qualificate o tate con formazione specifica o competenze sanitarie, ad esempio per neonati o bambini con disabilità.

A queste cifre vanno aggiunti i contributi previdenziali INPS, la tredicesima (che equivale a uno stipendio extra all’anno) e il TFR (trattamento di fine rapporto). 

Tabella stipendio babysitter

LivelloPaga oraria minima (non conviventi)Descrizione
BS (B Super)€7,10Babysitter che si occupa di bambini autosufficienti: gioco, sorveglianza, accompagnamenti, presenza serale.
CS (C Super)€7,91Babysitter/tata che assiste bambini piccoli o non autosufficienti: poppate, igiene, compiti educativi di base.
DS (D Super)€9,50Babysitter/tata con titoli specifici o competenze sanitarie, che assiste neonati o bambini con bisogni speciali.

Dati aggiornati al 2025 – CCNL Lavoro Domestico.

Tariffa babysitter con il Libretto Famiglia

Le tariffe minime sono obbligatorie quando lavori stabilmente con una famiglia e hai un contratto di lavoro. Se invece lavori in modo occasionale per diverse famiglie, ad esempio un paio di sere al mese per permettere ai genitori di uscire, oppure ti chiamano solo quando serve in caso di malattia dei bambini, puoi farti pagare tramite il Libretto Famiglia dell’INPS.

Ogni ora di lavoro vale 10 euro: di questi, 8 euro ti vengono pagati come compenso netto, mentre il resto copre contributi INPS, assicurazione INAIL e costi di gestione. La famiglia registra le ore sul sito dell’INPS e tu ricevi il pagamento direttamente dall’INPS entro il 15 del mese successivo. 

Anche se lavori poche ore, sei coperta da contributi e assicurazione. Per usare il sistema devi solo registrarti online come prestatrice di lavoro occasionale, mentre la famiglia che ti assume deve fare lo stesso e ricaricare il credito necessario.

Esempio tariffa babysitter a Roma: Sara 19 anni, 3 bambini, prepara la cena

Sara ha 21  anni, già molta esperienza come babysitter e studia per diventare insegnante. Ha anche un certificato di primo soccorso pediatrico. Una volta a settimana lavora per una famiglia con tre bambini di 8, 5 e 3 anni. Alle 16:00 prende il piccolo a scuola e poi i due più grandi. Poi si torna a casa per la merenda e un po’ di gioco. Se il tempo è bello, porta i bambini al parco vicino alla scuola. Sara poi prepara la cena e fa mangiare i bambini prima che i genitori rientrino dal lavoro, verso le 19:30.

Quanto dovrebbe guadagnare Sara? Ecco come puoi calcolare una tariffa babysitter oraria giusta:

  • €7,10/ora = minimo contrattuale 2025 per babysitter di livello BS (CCNL lavoro domestico)
  • + €2,00/ora = supplemento per la gestione di due bambini in più (3 in totale)
  • + €1,00/ora = riconoscimento per esperienza e certificazione di primo soccorso pediatrico

Totale: €10 l’ora. Per un turno di 3,5, il compenso sarebbe: €10 × 3,5= €35

Paga oraria babysitter nelle maggiori città italiane

Le tariffe minime che abbiamo visto sono importanti da conoscere, perché ti servono per avere un’idea di quale sia la giusta paga per il tuo lavoro di babysitter. La paga reale, però, si concorda tra famiglia e babysitter e dipende da molti fattori.

Uno dei fattori più importanti è dove lavori: le tariffe orarie babysitter possono variare molto da città a città. Ad esempio, una babysitter a Milano guadagna in media più di una a Napoli, ma tutto dipende dal tipo di lavoro naturalmente. Se a Napoli ti occupi di due bambini piccoli o hai molta esperienza, potresti guadagnare più di una babysitter alle prime armi a Milano.
Guarda nell’immagine qui sotto quanto guadagna una babysitter a Milano e a Napoli e in latre grandi città italiane. Questo ti aiuta a stabilire la tua tariffa.


Infografica: quanto prende una babysitter in Italia

mappa italia con tariffe orarie babysitter nelle diverse città
   Tariffe medie chieste dalle babysitter registrate a Sitly. Su un database di oltre 350.000 babysitter.

Tariffa oraria babysitter nelle città italiane

CittàTariffa oraria babysitter
Milano€10,51
Trento€9,93
Aosta€9,93
Torino€9,73
Genova€9,96
Firenze€10,18
Cagliari€9,49
Palermo€9,22
Napoli€9,09
Campobasso€8,77
Roma€10,34
Perugia€9,49
Bologna€9,99
Venezia€10,08
Trieste€9,83
Ancona€9,55
L’Aquila€9,30
Bari€9,05
Potenza€9,02
Catanzaro€9,15

Calcolo stipendio babysitter

Oltre al luogo dove lavori, ci sono tanti altri elementi che possono farti guadagnare di più come babysitter: l’esperienza, le qualifiche, il numero di bambini di cui ti occupi, i compiti extra che ti vengono affidati.  incidono sulla tua paga finale.  Tutto questo incide sulla tua tariffa oraria babysitter. L’infografica qui sotto ti aiuta a calcolare in modo realistico la tua tariffa oraria in base al tuo lavoro per la famiglia.

Prova il 👉calcolatore Sitly per vedere subito le tariffe delle babysitter nella tua zona. Inserisci la tua città, i compiti della babysitter e il numero di bambini e vedi subito una tariffa media di riferimento.

Infografica: calcolo stipendio babysitter

immagine per calcolare tariffa babysitter in base a compiti e qualifiche

Quanto guadagna una babysitter con esperienza e qualifiche

Se lavori da anni con i bambini o hai una formazione specifica (educatrice, puericultrice, OSS, assistente all’infanzia), puoi chiedere una paga più alta rispetto ai minimi. Le famiglie riconoscono volentieri un compenso maggiore quando vedono professionalità, sicurezza e capacità educativa. Leggi anche il nostro articolo su tutti i corsi per babysitter e tate.

Quanto prende una babysitter all’ora per due bambini

Quando ti occupi di due o più bambini, la paga oraria può aumentare del 10-20% rispetto alla base, a seconda dell’impegno richiesto. Gestire due fratelli piccoli, ad esempio, richiede più attenzione e fatica rispetto a un solo bambino grande. Se poi i bambini hanno età molto diverse, gestirli e trovare attività adatte ad entrambi può essere ancora più complesso. E qui tutti i nostri consigli per le babysitter che si occupano di due bambini.

Paga oraria babysitter con piccole faccende domestiche

Riordinare la cameretta, preparare il pranzo del bambino, lavare i piatti usati dai bambini o piegare i panni del bambino rientrano nei tuoi compiti di babysitter. Se però ti viene chiesto di fare anche piccole faccende domestiche (come stendere i panni della famiglia, spolverare o passare l’aspirapolvere), queste sono mansioni extra che dovrebbero essere pagate a parte. 

Tariffa babysitter con uso della macchina

Molte babysitter prendono i bambini, li accompagnano in piscina o a danza e poi li riportano a casa. Se usi la tua macchina per questi spostamenti, puoi concordare con la famiglia un rimborso forfettario mensile o settimanale in base agli spostamenti, per coprire il costo della benzina. 

Quanto guadagna una babysitter di sera o di notte

Il babysitting serale è di solito pagato un po’ di più, perché lavorare di sera o di notte comporta orari più scomodi. In generale, per lavorare come babysitter di sera puoi chiedere il 10-20% in più rispetto alla tariffa babysitter di giorno. Quindi se prendi €8, puoi chiederne €9 – €9.50 per la sera, soprattutto se resti a dormire in casa o se lavori dopo le 22.00.

Però dipende anche dal tipo di impegno richiesto: se arrivi quando i bambini hanno già cenato, vanno a letto poco dopo e passano la notte tranquilli, puoi anche accettare una tariffa leggermente più bassa. Se invece i bambini sono piccoli o si svegliano spesso e devi essere pronta a intervenire durante la notte, è giusto chiedere una paga più alta.

Consiglio: stabilisci da subito con i genitori delle regole per la tua sicurezza quando devi tornare a casa da sola di notte. Ti accompagnano loro? TI pagano un taxi? Oppure ti accompagnano fino alla tua macchina? La tua sicurezza deve essere al primo posto, e deve essere una questione condivisa con i genitori. 

Esempio: Giulia, 18 anni, babysitter serale occasionale

Giulia ha 19 anni ed è una studentessa universitaria. Ha già due anni di esperienza come babysitter, iniziata con il fratellino e i cugini. Giulia lavora come babysitter occasionalmente la sera nei weekend.
Quando arriva, alle 19:30, i bambini hanno già cenato. Lei deve metterli a letto verso le 20.30. Resta fino alle 23:30 e, al ritorno, i genitori la accompagnano a casa. Durante la serata le chiedono soltanto di scaricare la lavastoviglie; per il resto, può rilassarsi mentre i bambini dormono.

Quanto guadagna Giulia? Insieme ai genitori, concordano un compenso di €8,00 all’ora, una cifra che tiene conto del fatto che i bambini andranno a letto presto e l’impegno richiesto è minimo.
Totale serata €8,00 × 4 ore = €32,00

Paga babysitter: meglio compenso orario o fisso a forfait?

Meglio farsi pagare a ore oppure a forfait? Dipende dal tipo di lavoro che svolgi per ogni famiglia. Per lavori saltuari o con orari che cambiano spesso, meglio stabilire una tariffa babysitter oraria: vieni pagata solo per le ore effettive di lavoro.

Se invece lavori in modo stabile con una sola famiglia, può essere comodo concordare un compenso fisso mensile (forfait). In questo caso, è importante stabilire con precisione cosa è incluso nel fisso mensile. Ad esempio: se un giorno la famiglia non ha bisogno di te, verrai comunque pagata? Se la famiglia ha un imprevisto e ti chiede di restare due ore in più, verranno pagate le ore extra? E se lavori solo il martedì ma un mese ci sono cinque martedì?


Consiglio: chiarisci prima questi aspetti per evitare incomprensioni e mantenere un rapporto sereno e professionale con la famiglia.

Tariffa Babysitter last-minute per urgenze

E se la famiglia ti chiama all’ultimo momento per un’urgenza? Magari la mattina presto perché il bambino si è svegliato con la febbre. Di solito le per le chiamate last minute puoi chiedere una tariffa più alta (del 10 –20% ). Meglio accordarsi prima con la famiglia su una “tariffa d’urgenza” valida per tutte le volte in cui ti viene chiesto di intervenire all’improvviso. Così tutto è più chiaro e la tua flessibilità viene ricompensata. 

Esempio: Stella, babysitter occasionale chiamata all’ultimo momento

Stella ha con una famiglia un accordo come babysitter di riserva, in situazioni di urgenza la mattina. La mamma di Lorenzo la chiama alle 6.45 perché Lorenzo ha la febbre e non può andare all’asilo e lei ha una riunione importante al lavoro. Stella arriva alle 8:00 e rimane con Lorenzo fino alle 13:00 quando arriva la nonna. Quanto guadagna Stella? Ecco come calcolare una tariffa oraria babysitter che sia giusta per questa situazione.

  • Tariffa base oraria (livello BS, minimo contrattuale 2025): 7,10 € lordi/ora.
  • Supplemento urgenza/last minute: di solito +20% circa, quindi +1,50 € l’ora.
  • Totale orario: circa 8,60 € l’ora
    Se Stella resta 5 ore, dalle 8:00 alle 13:00, guadagnerà €8,60 × 5 ore = €43,00.

Quanto guadagna una babysitter al mese

Il guadagno mensile di una babysitter può variare molto in base alle ore lavorate e al livello di esperienza. Una babysitter part-time, ad esempio con un impegno di circa 20 ore a settimana, può guadagnare tra 700 e 900 euro al mese. Se invece lavori a tempo pieno e hai qualifiche o esperienza con neonati o bambini con esigenze particolari, il compenso può superare 1.200 euro mensili. Alcune tate con responsabilità più ampie o che vivono in casa con la famiglia (conviventi) possono arrivare anche oltre, ma in questi casi si tratta di rapporti di lavoro più strutturati, regolati da contratto e con contributi versati regolarmente.

Quanto prende una babysitter al giorno

Se lavori come babysitter solo per alcune giornate, ad esempio durante le vacanze scolastiche o quando i genitori sono via per lavoro, puoi concordare una tariffa giornaliera invece che oraria. Il calcolo è semplice: si moltiplica la paga oraria per le ore effettive di lavoro. Una giornata di 8 ore può valere in media tra 70 e 90 euro, ma l’importo può salire se ti occupi di bambini molto piccoli, se prepari i pasti o se resti anche la sera.

Consiglio: specifica con la famiglia quale sarà l’orario, cosa dovrai fare durante la giornata e come verrai pagata se per un imprevisto dovrai rimanere più dell’orario stabilito. 

Come stabilire la tua tariffa da babysitter

Quindi, per decidere la tua tariffa oraria devi tenere conto di tante cose: le tue qualifiche ed esperienze, il numero e l’età dei bambini, la tariffa media nella tua zona, il momento della giornata in cui lavori (di giorno o di sera) e le responsabilità che ti verranno affidate come babysitter.

Una volta individuata la tariffa oraria giusta per te, il passo successivo è discuterla apertamente con la famiglia. All’inizio può essere un po’ imbarazzante, ma essere chiari sul compenso fin da subito è il modo migliore per evitare malintesi e per iniziare il rapporto di lavoro nel migliore dei modi. 

Un buon approccio è arrivare preparata: informati sulle tariffe della tua zona e durante il colloquio, spiega con calma la tua tariffa e le ragioni che la giustificano, ad esempio l’età dei bambini, l’orario o eventuali compiti extra. Puoi anche chiedere prima alla famiglia qual è la cifra che avevano pensato loro: così la conversazione diventa uno scambio aperto e trasparente, e sarà più facile trovare un accordo equo che soddisfi entrambi.