Quanto costa una babysitter in Italia nel 2025? La tariffa media è di €9,63 l’ora, ma il prezzo varia in base a esperienza, mansioni e città. Scopri i minimi stabiliti dal contratto nazionale, i costi reali tra contributi e tredicesima, e come calcolare il compenso giusto per la tua babysitter.
Ti stai chiedendo quanto costa una babysitter in Italia nel 2025? Che tu stia cercando una ragazza giovane per qualche serata occasionale o una tata professionista con esperienza, le tariffe possono variare in base all’età, all’esperienza e alle responsabilità richieste.In questa guida troverai le tariffe medie orarie aggiornate, esempi reali e consigli pratici per capire come stabilire un compenso giusto e adeguato, sia per la babysitter che per la tua famiglia.
Secondo i dati interni di Sitly, nel 2025 la tariffa media oraria per una babysitter in Italia è €9,63. Ma attenzione: si tratta di una media che tiene conto di tante situazioni diverse. Nella realtà, le tariffe possono variare parecchio: si parte da circa €7,00 all’ora fino ad arrivare a oltre €12,00 a seconda dell’età della babysitter, della sua esperienza e dei compiti che le affidi. In poche parole, il costo della babysitter non è uguale per tutti: cambia in base a chi scegli e al tipo di aiuto di cui hai bisogno.
A seconda del tipo di babysitter a cui ti rivolgi, la tariffa oraria può variare molto.
- Una tata con esperienza e formazione specifica chiederà un compenso più elevato.
- Una ragazza di 18 anni che lavora come babysitter solo occasionalmente può chiedere molto meno.
Per decidere qual è il giusto compenso per la tua babysitter, devi considerare i minimi stabiliti dalla legge. Il lavoro delle babysitter rientra nel “lavoro domestico”, che è regolato dal Contratto Collettivo Nazionale CCNL lavoro domestico, che stabilisce delle tariffe minime orarie. Il contratto distingue vari livelli, che tengono conto delle competenze, dell’esperienza e delle mansioni svolte. Si parte da un minimo lordo orario di €7,10 che comprende babysitter con mansioni di base senza qualifiche specifiche, per arrivare a €9,50 per babysitter/tate qualificate che assistono neonati o bambini con bisogni speciali.
Tabella tariffa oraria babysitter secondo il CCNL lavoro domestico
Livello | Paga oraria minima (non conviventi) | Descrizione |
BS (B Super) | € 7,10 | Babysitter che si occupa di bambini autosufficienti: gioco, sorveglianza, accompagnamenti, presenza serale. |
CS (C Super) | € 7,91 | Babysitter/tata che assiste bambini piccoli o non autosufficienti: poppate, igiene, sorveglianza continua, compiti educativi di base. |
DS (D Super) | € 9,50 | Babysitter/tata altamente qualificata, con titoli specifici o competenze sanitarie: assistenza a neonati, bambini con disabilità o bisogni speciali. |
Dati CCNL lavoro domestico aggiornati al 2025.
Ai compensi indicati nella tabella bisogna aggiungere:
- i contributi previdenziali INPS, che variano a seconda delle ore lavorate e incidono per circa 1,50-2,00 € in più all’ora;
- la tredicesima obbligatoria per tutti i lavoratori domestici, che equivale a uno stipendio extra all’anno;
- il TFR (trattamento di fine rapporto) e le ferie maturate.
In pratica, una babysitter pagata €7,10 lordi all’ora può prendere anche €9-10 all’ora una volta inclusi contributi e mensilità aggiuntiva.
Pagare la babysitter con il Libretto Famiglia
Se hai bisogno della babysitter solo occasionalmente, per esempio per uscire qualche volta la sera, non c’è bisogno di fare un contratto di lavoro. In questi casi puoi utilizzare il Libretto Famiglia dell’INPS. È uno strumento pensato proprio per retribuire in modo regolare prestazioni saltuarie, come il babysitting.
Funziona così: ogni “titolo” ha un valore di €10 per un’ora di lavoro e comprende la retribuzione della babysitter, inclusi i contributi previdenziali e l’assicurazione INAIL. Puoi acquistare i titoli online e poi dichiarare le ore svolte direttamente sul portale INPS. Così puoi gestire il pagamento della babysitter in modo semplice ma con pagametni regolari che coprono anche l’assicurazione. Qui trovi maggiori informazioni sul Libretto Famiglia per pagare la babysitter.
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Tariffa babysitter a ore o a forfait: cosa scegliere?
Il modo più comune di pagare una babysitter è la tariffa oraria. È semplice, chiaro e soprattutto equo: paghi esattamente per il tempo che la babysitter dedica ai tuoi figli. Questo sistema funziona benissimo quando hai bisogno di un aiuto saltuario, in orari variabili o magari all’ultimo minuto.
Ma ci sono situazioni in cui una tariffa fissa (settimanale o mensile) può essere più comoda, per te e per la babysitter. Per esempio se la babysitter viene tutte le mattine per accompagnare i bambini a scuola, o guarda i bambini la sera sempre nello stesso giorno della settimana. In casi del genere, stabilire un costo fisso rende tutto più semplice da gestire e da mettere a budget.
Come scegliere tra tariffa babysitter a ore o fissa:
- Tariffa babysitter a ore: è la soluzione migliore se hai bisogno della babysitter in modo flessibile. Per esempio non rientri sempre allo stesso orario dal lavoro, hai spesso bisogno di aiuto extra o ti capita di chiedere alla babysitter di fare cose in più. Con la tariffa oraria paghi esattamente il tempo che la babysitter dedica ai tuoi figli, e lei sarà più motivata ad essere flessibile in caso di imprevisti.
- Tariffa babysitter fissa o forfettaria: è più comoda quando gli orari della babysitter sono regolari (per esempio ogni sabato sera) e quando è chiaro quello che dovrà fare. Per te è più semplice organizzare il budget, e la babysitter potrà contare su un’entrata fissa ogni mese o ogni settimana.
A cosa fare attenzione se paghi la babysitter a forfait:
- Chiarisci bene cosa è incluso (per esempio quanti bambini dovrà accudire, se sono previste leggere faccende domestiche, rimborso benzina se accompagna i bambini alle attività sportive);
- Valuta un bonus o un extra se capita qualcosa di imprevisto (ad esempio restare più tardi del previsto o dare una mano in più).
- Considera che nel caso del forfettario, la tariffa oraria può essere un po’ più bassa, ma devi garantirla comunque. Per esempio, se un sabato sera decidi di restare a casa e non hai bisogno della babysitter che viene ogni sabato, dovrai comunque pagare il compenso pattuito: fa parte dell’accordo che hai preso con lei.
Per esempio: puoi concordare un fisso di €40 per una serata fissa di 5 ore, durante la quale i bambini vanno a letto presto e la babysitter non deve fare niente mentre dormono. Ma se invece le chiedi di arrivare un po’ prima, di preparare la cena o di restare fino a più tardi del previsto, allora è giusto aggiungere un supplemento calcolato a ore.
Come esperienza e qualifiche influenzano la tariffa della babysitter
L’età di una babysitter può influire su quanto paghi la babysitter, ma sono le competenze e l’esperienza a incidere di più sul compenso e su quanto la babysitter si aspetta di essere pagata. Per esempio:
- una studentessa di 24 anni con un diploma in educazione all’infanzia o un attestato di primo soccorso pediatrico chiederà naturalmente una tariffa più alta
- ma anche una ragazza di 19 anni, se ha già molta esperienza con bambini di diverse età, può chiedere qualcosa in più rispetto al minimo previsto
In generale, più la babysitter è esperta o qualificata, più è normale che il suo costo orario sia superiore alla media. Molte babysitter oggi hanno qualifiche aggiuntive, come il corso di primo soccorso pediatrico, formazione Montessori o studi in ambito educativo e psicologico. Tutto questo si traduce in un compenso più alto. Come genitore, la scelta è personale:
- preferisci affidarti a qualcuno che ha meno esperienza e che chiede una tariffa oraria più bassa?
- oppure sei disposto a pagare di più per una babysitter preparata e con competenze certificate, che ti assicura maggiore tranquillità?
Non c’è una risposta giusta o sbagliata: l’importante è che la cifra concordata sia equa per entrambi e che tu ti senta sicura che la babysitter sia in grado di accudire i bambini e garantire la loro sicurezza.
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Quali compiti svolge la tua babysitter?
La tariffa oraria di una babysitter non dipende solo dall’età o dall’esperienza, ma anche dai compiti che le affidi. Se chiedi alla babysitter di assumersi responsabilità extra, è normale che il prezzo salga.
Ecco alcuni esempi pratici:
- Più bambini da gestire: badare a due o tre bambini contemporaneamente richiede molta più energia e attenzione rispetto a uno solo. In questi casi è giusto riconoscere un compenso più alto.
- Bambini con esigenze particolari: se i tuoi figli hanno bisogno di attenzioni costanti, routine specifiche o cure particolari, la tariffa della babysitter deve riflettere questo livello di impegno.
Esempio costo babysitter a Roma: 19 anni, 3 bambini, prepara la cena
Sara ha 19 anni, già molta esperienza come babysitter e ha appena iniziato un corso di formazione per diventare insegnante. Ha anche un certificato di primo soccorso pediatrico. Una volta a settimana lavora per una famiglia con tre bambini di 8, 5 e 3 anni. Alle 16:00 prende il piccolo a scuola e poi i due più grandi. Poi si torna a casa per la merenda e un po’ di gioco. Se il tempo è bello, porta i bambini al parco vicino alla scuola. Sara poi prepara la cena e fa mangiare i bambini prima che i genitori rientrino dal lavoro, verso le 19:30.
Quanto dovrebbe guadagnare Sara? Ecco come puoi calcolare una tariffa babysitter oraria giusta:
- €7,10/ora = minimo contrattuale 2025 per babysitter di livello BS (CCNL lavoro domestico)
- + €2,00/ora = supplemento per la gestione di due bambini in più (3 in totale)
- + €1,00/ora = riconoscimento per esperienza e certificazione di primo soccorso pediatrico
Totale: €10,10 l’ora. Per un turno di 3,5, il compenso sarebbe: €10,10 × 3= €35,35
Tariffa oraria babysitter: età dei bambini
L’età dei tuoi bambini conta per decidere quanto pagare la tua babysitter.
- Neonati e bimbi piccoli richiedono un lavoro continuo e senza pause. La babysitter deve essere sempre attenta, coinvolta e pronta a intervenire. Per questo anche il CCNL domestico prevede una tariffa minima più alta per le babysitter che si occupano di neonati.
- Con bambini e bambine dai 6 anni la situazione diventa più semplice. Mangiano da soli, vanno in bagno senza aiuto e spesso sanno intrattenersi giocando da soli, il che riduce l’impegno richiesto alla babysitter.
Più i bambini sono piccoli e dipendenti, più la cura richiede energia e responsabilità — ed è giusto che la tariffa sia più alta.
Compenso babysitter per piccole faccende in casa
Alcuni piccoli compiti fanno parte del lavoro della babysitter: riordinare la cameretta dopo aver giocato, preparare la cena del bambino, magari anche lavare i piatti usati per la cena del bambino. Se vuoi che la tua babysitter ti dia una mano anche con alcune faccende domestiche leggere che non rientrano tra i suoi compiti, dovrai riconoscere un compenso babysitter più alto.
Il tipo di piccoli compiti che puoi affidare alla babysitter con pagamento extra sono:
- caricare o scaricare la lavastoviglie
- ritirare e stendere il bucato
- lavare i piatti
- preparare la cena
- passare l’aspirapolvere
- spolverare
Ricorda che in questo caso stai chiedendo qualcosa che va oltre i normali compiti della babysitter. Dato che una collaboratrice domestica in Italia guadagna mediamente tra €9 e €10 l’ora , se la tua babysitter ti dà una mano anche con la casa, è assolutamente corretto riconoscere un extra oltre alla paga base per il babysitting.
Tariffa babysitter di giorno e babysitter di sera
Hai bisogno di qualcuno solo la sera per uscire ogni tanto, oppure di una babysitter che vada a prendere i bambini a scuola e li segua il pomeriggio? Considera che:
- Il babysitting serale di solito è pagato un po’ di più
- Il babysitting diurno/pomeridiano di solito include:
- prendere i bambini da scuola
- accompagnarli alle attività pomeridiane
- preparare la cena dei bambini
- giocare o organizzare le attività pomeridiane
- routine del bagnetto e della nanna
- prendere i bambini da scuola
Esempio: Giulia, 18 anni, babysitter serale occasionale
Giulia ha 19 anni ed è una studentessa universitaria. Ha già due anni di esperienza come babysitter, iniziata con il fratellino e i cugini. Giulia lavora come babysitter occasionalmente la sera nei weekend. Quando arriva alle 19:30, i bambini hanno già cenato. Lei deve metterli a letto verso le 20.30. Resta fino alle 23:30 e, al ritorno, i genitori la accompagnano a casa. Durante la serata le chiedono soltanto di scaricare la lavastoviglie; per il resto, può rilassarsi mentre i bambini dormono.
Quanto guadagna Giulia? Insieme ai genitori, concordano un compenso di €8,00 all’ora, una cifra che tiene conto del fatto che i bambini andranno a letto presto e l’impegno richiesto è minimo.
Totale serata
€8,00 × 4 ore = €32,00
Giulia è contenta dell’accordo e ritiene la cifra equa. Anche i genitori sono soddisfatti, perché sanno di aver stabilito una tariffa chiara e proporzionata alla situazione.
Tariffa Babysitter last-minute per urgenze
Hai bisogno di una babysitter all’ultimo momento? Questa flessibilità ha un prezzo. Le chiamate “al volo” spesso costringono la babysitter a rinunciare a impegni personali o a riorganizzare tutta la sua giornata, soprattutto se studia. In questi casi è giusto riconoscerle una tariffa oraria babysitter leggermente più alta: la disponibilità immediata è una comodità per te, ma la flessibilità va sempre ricompensata in modo equo.
Esempio: Stella, babysitter occasionale chiamata all’ultimo momento
Stella ha con una famiglia un accordo come babysitter di riserva, in situazioni di urgenza la mattina. La mamma di Lorenzo la chiama alle 6.45 perché Lorenzo ha la febbre e non può andare all’asilo e lei ha una riunione importante al lavoro. Stella arriva alle 8:00 e rimane con Lorenzo fino alle 13:00 quando arriva la nonna.
Quanto guadagna Stella? Ecco come calcolare una tariffa oraria babysitter che sia giusta per questa situazione.
- Tariffa base oraria (livello BS, minimo contrattuale 2025): 7,10 € lordi/ora.
- Supplemento urgenza/last minute: di solito +20% circa, quindi +1,50 € l’ora.
- Totale orario: circa 8,60 € l’ora.
Se la babysitter resta 5 ore, dalle 8:00 alle 13:00, il costo complessivo sarà:
8,60 € × 5 ore = €43,00 .
Molte famiglie, per riconoscere la disponibilità immediata, potrebbero decidere di arrotondare la cifra a €45. In questo modo Stella si sente valorizzata per la flessibilità, e i genitori hanno la certezza di poter contare su di lei nelle emergenze.
Decidi il compenso insieme alla tua babysitter
Una volta deciso quale può essere una tariffa oraria giusta, il passo successivo è parlarne apertamente con la tua babysitter. È normale che queste conversazioni possano sembrare un po’ imbarazzanti, ma chiarire tutto fin dall’inizio evita incomprensioni in seguito.
Consiglio: chiedi alla babysitter se ha già in mente una tariffa. Se entrambi arrivate preparati, con aspettative chiare e spiegate le vostre motivazioni, sarà molto più semplice trovare un accordo equo per tutte e due le parti.
Tariffa oraria babysitter in Italia

Come vedi, in base ai dati Sitly, la tariffa babysitter media nazionale è di €9,63 l’ora, ma ci sono differenze interessanti nelle tariffe orarie babysitter nelle diverse città di italiane. A Milano e Roma una babysitter costa oltre €10, mentre al Sud i prezzi restano più bassi: a Napoli la media è di €9,09, a Bari di €9,05 e a Campobasso si scende fino a €8,77.
Questo non significa però che trovare una babysitter qualificata a Napoli costi sempre meno che a Milano: una tata con esperienza specifica (per esempio nella cura dei neonati o con certificazioni di primo soccorso pediatrico) può chiedere una tariffa superiore alla media anche in città del Sud.
In sintesi: le medie aiutano a farsi un’idea, ma il costo reale della babysitter dipende sempre dal mix di fattori che contano davvero — competenze, disponibilità, mansioni — oltre che dalla città in cui vivi.
Perché le tariffe babysitter sono diverse da città a città
Come vedi da questi dati, il compenso babysitter può variare sensibilmente da città a città, soprattutto per ragioni di domanda e offerta:
- Nei quartieri o città dove ci sono molte babysitter disponibili e meno famiglie in cerca, i prezzi tendono a scendere.
- Al contrario, dove ci sono molte famiglie che cercano ma poche babysitter, i prezzi salgono.
Per stabilire una tariffa giusta nella tua zona, è sempre utile chiedere ad amici, vicini o altri genitori quanto pagano la babysitter: così avrai un’idea più realistica di quale sia la giusta tariffa oraria babysitter nella tua città, considerata l’esperienza e le qualifiche della tua babysitter.
Allora, quanto costa la babysitter?
Non esiste una risposta unica alla domanda su quanto prende una babysitter. La cifra giusta dipende da diversi fattori, tra cui:
- l’età, l’esperienza e le qualifiche della babysitter
- il numero e l’età dei tuoi bambini
- eventuali compiti extra
- se ti serve aiuto di giorno, di sera o di notte
- la città in cui vivi
- e, naturalmente, il tuo budget
Alla fine si tratta di trovare il giusto equilibrio tra le aspettative della babysitter a una retribuzione equa e le esigenze e le possibilità della tua famiglia. La cosa più importante è la comunicazione: parla apertamente con la babysitter delle tue aspettative, dei compiti che deve svolgere e della tariffa. Insieme potrete trovare un accordo che sia giusto per entrambi.
Tabella dei contenuti
Quanto costa la babysitter? FAQS
Una babysitter all’ora costa in media tra 9 e 12 euro, ma nelle grandi città come Milano o Roma la tariffa può arrivare a 13–15 euro l’ora, soprattutto se si tratta di cura di bambini piccoli o di orari serali. Nelle città di provincia, la media è più vicina a 8–10 euro.
Una babysitter al mese guadagna in media tra €900 e €1.300, a seconda delle ore settimanali, dell’esperienza e delle mansioni. Le tate con formazione in pedagogia o lingue straniere possono arrivare a €1.500–1.700 al mese, specialmente in famiglie con bambini piccoli o più figli.
Una tata fissa costa tra €1.200 e €1.800 al mese, a seconda che sia interna (vive con la famiglia) o esterna. Le tate interne ricevono vitto e alloggio, e spesso hanno orari più lunghi, mentre le esterne lavorano solo di giorno. Per profili qualificati, la retribuzione può superare €2.000 al mese.
Per una giornata di lavoro, una babysitter si paga tra €60 e €90, in base alla durata dell’orario e alle attività svolte. Se si tratta di un impegno serale o di un sabato intero, il compenso può salire a €100–120, specialmente nelle grandi città.
A Milano e Roma una babysitter costa in media tra €10 e €14 all’ora. Nei quartieri centrali o per babysitter con esperienza, le famiglie offrono spesso €15–16 all’ora. In periferia o per lavori occasionali, le tariffe scendono intorno a €9–10.
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