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Come deve essere una brava baby sitter per neonati? Cosa deve sapere fare? Quanto pagarla? Ecco i nostri consigli per scegliere una brava baby sitter per bambini molto piccoli e le domande da fare al colloquio.

Affidare un neonato alle mani di un’altra persona è un momento difficile per qualsiasi mamma. L’allontanamento può far nascere sensi di colpa, ansia e la paura che il bambino senta la tua mancanza. Che sia per andare al lavoro o perché hai bisogno di staccare un po’ dall’attenzione continua che un neonato richiede, ricorda che stare un po’ lontani fa bene sia a te che a lui. Spezzare la routine e ritrovare un po’ di spazio per te e per la coppia ti fa tornare dal bambino più serena. E una mamma serena è meglio di una mamma che non ce la fa più. Per vivere con tranquillità i primi allontanamenti dal bambino, scegli una persona di cui ti fidi completamente e comincia con gradualità.

Preparati a lasciarlo in altre mani

Se hai vissuto per due mesi in simbiosi con il tuo bebè, lasciarlo tutta la mattina con la baby sitter potrebbe essere un passo troppo lungo. C’è bisogno di abituare il bambino alla baby sitter e devi abituarti anche tu! Comincia quindi a far venire la baby sitter qualche ora mentre sei in casa anche tu. È il modo migliore per capire se hai scelto la persona giusta, e per mostrarle la routine del bambino.

Mentre la baby sitter si occupa del bambino approfitta per riposarti o fare tutte quelle piccole cose che con un neonato in casa non si ha tempo di fare. Resisti alla tentazione di correre di là ogni volta che lo senti piangere e lascia che sia la baby sitter a calmarlo. Il passo successivo è quello di uscire di casa anche solo per una breve passeggiata o una colazione fuori. A volte basta poco per ricaricarsi. In questo modo ti abituerai a stare lontana dal bambino e sarai pronta per lasciarlo un’intera serata o per tornare al lavoro dopo il congedo maternità. Se allatti al seno, comincia qualche giorno prima a usare il tiralatte per capire se riesci a tirare abbastanza per un’intera poppata.

Quando è troppo presto per lasciare il bambino con la baby sitter? Se allatti al seno, aspetta che l'allattamento sia ben avviato(ci vogliono almeno 6 settimane) prima di lasciarlo all'ora della poppata. Prendere il tuo latte dal biberon potrebbe confonderlo, perché la suzione è diversa.

Come deve essere una brava baby sitter per neonati?

La cosa principale per sentirti tranquilla quando lasci tuo figlio è sapere che lo lasci con la persona giusta, qualcuno con cui starà bene e sarà al sicuro. Ma come capire qual è la persona giusta? Oltre ad avere tutte le caratteristiche della brava baby sitter , la baby sitter per neonati deve sapersi occuparsi del bambino con quel misto di equilibrio, attenzione, intuizione, pazienza e dolcezza che sono indispensabili con i piccolissimi. Non solo. Deve avere esperienza e maturità, essere attenta, organizzata, brava a osservare e comunicare. Vediamo meglio.

Con esperienza

Prima di tutto, l’esperienza. Scegli una baby sitter che si sia già occupata di un neonato, perché con i piccoli conta più l’esperienza che la formazione. Si può imparare a cambiare un pannolino e a fare il bagnetto a un neonato, ma solo l’esperienza può aiutare a riconoscere il motivo di un pianto disperato o a prevenire potenziali pericoli. Una baby sitter che è anche mamma, per esempio, ha tutta la preparazione che serve anche se non ha seguito un corso di puericultura. (Se però la sua esperienza di mamma risale a venti anni fa, meglio prevedere un piccolo “ripasso”).

Non troppo giovane

Importante anche l’età della baby sitter per neonati: meglio una persona più matura. Una baby sitter giovane è da preferire per i bambini dai due anni in su, quando contano entusiasmo ed energia per giocare tutto il giorno. Per occuparsi di un neonato, invece, servono soprattutto maturità, intuito, pazienza, spirito di iniziativa, sicurezza ed equilibrio per gestire al meglio le piccole difficoltà, la giornata storta, il pianto che non smette.

Preparata sulla sicurezza

Qualunque sia l’età o l’esperienza, è importante che la baby sitter abbia seguito un corso di pronto soccorso pediatrico (qui le informazioni sui corsi organizzati dalla Croce rossa). Anche se la baby sitter è una mamma, potrebbe non conoscere le manovre di disostruzione per neonati. 

Buona osservatrice e attenta ai dettagli

L’osservazione attenta e la capacità di notare i dettagli sono importanti quando ci si occupa di un neonato. I bisogni dei neonati vanno interpretati attraverso le piccole cose: uno sguardo può voler dire sonno, il tono del pianto indicare paura, una manina che torna spesso a toccare l’orecchio significa dolore. L’esperienza aiuta a interpretare i segnali del neonato, ma è bene che la baby sitter che sceglii sia una persona attenta e dotata di un buono spirito di osservazione.

Scrupolosa nella comunicazione

La comunicazione tra genitori e baby sitter è importante qualsiasi sia letà del bambino, ma nel caso dei neonati lo è ancora di più. Sapere se tuo figlio ha saltato il riposino o se ha preso meno latte del solito sono informazioni preziose per interpretare il suo comportamento dopo che la baby sitter è andata via. La baby sitter inoltre potrebbe gestire fasi importanti come lo svezzamento, l’introduzione di nuovi alimenti, e poi l’inserimento al nido. Anche in questo caso, la comunicazione genitori – baby sitter è fondamentale. Chiedi alla baby sitter di annotare tutte le cose importanti e di farti uno scrupoloso resoconto di fine giornata della baby sitter e assicurati di fare lo stesso con lei.

Per quanto brava a comunicare, se è la baby sitter a portare il bambino dal pediatra assicurati di avere un canale di comunicazione diretto con il medico. Chiedi al medico, per esempio, di annotare su un quaderno le istruzioni per le medicine e tutte le cose più importanti. In questi casi è meglio avere informazioni di prima mano.

Capace di giocare

La vita da 0 a 12 mesi non è solo pappa, pannolino e sonnellino. Nei primi mesi di vita il gioco è fondamentale per lo sviluppo del bambino e ogni nuova abilità deve essere incoraggiata e stimolata attraverso il gioco. La baby sitter per neonati deve offrire  al bambino i giusti stimoli, attraverso i giusti giochi per neonati.  Da pupazzetti che appaiono e scompaiono, a oggetti da mettere in bocca in sicurezza e lasciare cadere, travasi di liquidi, scatole da svuotare e riempire, libri da sfogliare, ascoltare, ogni età ha il suo gioco e la baby sitter per neonati deve conoscerlo e proporlo.

Brava a pianificare e ben organizzata

Una buona baby sitter per neonati deve essere bene organizzata e capace di pianificare il suo tempo di lavoro. La giornata di un bambino piccolo deve essere ripetersi uguale ogni giorno ed essere un insieme armonioso di pappa, passeggiata, gioco, bagnetto, sonnellino che si ripetono agli stessi orari. La pappa deve essere pronta quando il bambino ha fame, il lettino a disposizione se ha sonno. E tutto questo richiede organizzazione e la capacità di pianificare la giornata.

Interessata a restare

Inutile trovare la baby sitter perfetta se dopo un mese ti lascia perché ha trovato il lavoro che cercava veramente. Cambiare baby sitter è destabilizzante per tutti i bambini, ma per i piccoli lo è di più e l’inserimento di una nuova baby sitter è più lungo con i piccoli sotto l’anno. Quindi assicurati che la baby sitter che scegli abbia davvero intenzione di restare con te per un periodo lungo e che questo non sia per lei solo un lavoro “di ripiego” mentre cerca qualcos’altro.

Non fumatrice

Meglio se la baby sitter non fuma, soprattutto quando si parla di neonati. Perché i più piccoli sono particolarmente sensibili agli odori e stanno molto tempo in braccio alla baby sitter, quindi a contatto con i suoi vestiti e con la sua pelle, dove possono inalare il cosiddetto “fumo di terza mano”. Si tratta di residui tossici che le sigarette spente rilasciano nell’ambiente e che si depositano su vestiti e pelle, mobili, tappezzeria e oggetti in casa. Il fumo di terza mano è pericoloso per la salute, soprattutto dei bambini. Quindi anche se la baby sitter fuma solo in balcone, il neonato può inalare fumo di terza mano dai suoi capelli o i suoi vestiti. Sui rischi del fumo per i bambini, puoi  leggere l’opuscolo del Ministero della Salute.


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Cosa chiedere al colloquio?

Attenta, organizzata, capace di notare e riportare le cose importanti, paziente, dotata di spirito di iniziativa e del giusto equilibrio. La persona che si occuperà di tuo figlio ha tutte queste qualità? Per capirlo devi fare le giuste domande al colloquio con la baby sitter. E domande specifiche: “come organizzi una giornata con il bambino?”, “come calmi il bambini che continua a piangere?”, “e se non smette e senti che non ce la fai più?”( in questo caso, la cosa migliore è mettere il bambino nel lettino, dove è al sicuro, e allontanarsi un po’ per non raggiungere un livelli di stress pericoloso. MAI scuotere un neonato per farlo smettere di piangere: si rischia di procurare lesioni permanenti). ” In questa stanza, quali potrebbero essere i pericoli per il bambino? e tra tre mesi?”.

Dopo le domande, è importante vederla in azione. Già al primo incontro puoi vedere come prende in braccio il bambino, se gli parla con il tono giusto, se è sicura nel maneggiarlo. Ti senti tranquilla nel vederlo in braccio a lei? Naturalmente avrai modo poi di farti un’idea della competenze della baby sitter durante i pimi giorni quando sarai in casa insieme a lei, ma anche la prima impressione è un elemento utile.

Attenzione anche ai piccoli dettagli: unghie lunghe, molti anelli, molto profumo non vanno d'accordo con la cura del neonato.

La baby sitter giusta sa cosa ti aspetti.

Trovare una brava baby sitter dipende anche da te. Devi riuscire a chiarire esattamente cosa ti aspetti da lei, in modo che sappia cosa fare. Deve occuparsi anche dei vestiti del bambino? Deve dare una mano in casa? La baby sitter non è una colf, non si può chiederle di fare le pulizie ma magari stendere i panni o mettere i piatti in lavastovglie. Nel caso dei neonati, però, tieni presente che ci sono giornate “difficili”, quando il bambino non lasciat tempo di occuparsi di molto altro a parte lui.  

Chiarisci se vuoi che segua una routine giornaliera fissa o se può decidere lei cosa è meglio giorno per giorno.Chiarisci anche se la baby sitter dovrà occuparsi occasionalmente di fratellini maggiori, magari a casa per un’influenza. Se sa cosa ci si aspetta da lei, la baby sitter può lavorare meglio.

Quanto pagare la baby sitter per neonati?

Per stabilire la tariffa oraria baby sitter, devi considerare la sua esperienza, la formazione, il tipo di contratto. La baby sitter per neonati è una baby sitter un po’ speciale, che svolge un compito delicato che richiede esperienza e particolari caratteristiche e che quindi costa di più. Anche il tipo di assistenza che chiedi fa la differenza. Se si tratta di una baby sitter a chiamata, che viene ogni tanto quando hai bisogno di staccare un po’, puoi pagarla con il Libretto Famiglia.  Se invece la “baby sitter” sta con il neonato ogni giorno dalla mattina alla sera, si tratterà di un’assistente familiare, da in quadrare al livello CS del Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro Domestico. L’importante è che la baby sitter sia sempre in regola: far lavorare una baby sitter senza contratto ti espone a molti rischi. Oltre a essere illegale.

Una baby sitter fa le veci del genitore, e dovrà seguire le tue regole. Tu sei la mamma e conosci tuo figlio meglio di chiunque altro. Ma una baby sitter per neonati matura e con esperienza può essere una preziosa fonte di suggerimenti per una mamma alle prime armi. Quindi, dai le tue regole ma resta aperta ai consigli della baby sitter.

Se sei una neomamma o un neopapà, non perderti le altre puntate del nostro speciale sulla cura del neonato: