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Il ciuccio rassicura. I bambini e pure i loro genitori, questo va detto. Il caro amico di ore di conforto, però, a un certo momento deve andare in pensione. E bambini e genitori sono alleati nelle paura davanti a questa eventualità. E allora, come togliere il ciuccio senza drammi (o almeno, senza più drammi del necessario?). Scoprilo con noi.

Il succhiotto è, per i bambini che lo usano, una fonte di conforto, di consolazione e di rassicurazione. E, come dicevamo, questi effetti si allungano anche su genitori, a loro volta rassicurati dal fatto di avere uno strumento “di sicura riuscita” per calmare il piccolo.

Quando togliere il ciuccio?

Se durante il primo anno il ciuccio è un efficace trumento di prevenzione della morte in culla, pediatri e dentisti sono infatti concordi che dopo tale termine, l’uso del ciuccio va regolamentato.

Dopo i 18 mesi, è meglio ridurre il ricorso al ciuccio, e dopo i tre anni, eliminarlo del tutto. Come si legge sul sito della rivista di pediatria dell’Ospedale Bambino Gesù, il ciuccio fa male, o almeno presenta molte controindicazioni se se ne protrae l’uso oltre i termini. I rischi riguardano:

  • malformazioni allo sviluppo della dentatura e del palato (morso aperto: i molari si sovrappongono regolarmente ma i denti anteriori superiori non si chiudono su quelli inferiori);
  • rischio di otite media;
  • problemi di linguaggio, perché i bambini con il ciuccio sempre in bocca non imparano la corretta articolazione dei suoni.

Quindi, se tuo figlio è intorno all’anno e mezzo, ti starai chiedendo come togliere il ciuccio,  senza traumatizzarlo e senza trasformare la tua casa in un campo di battaglia.

Come togliere il ciuccio senza traumi: le 3 cose da sapere

Il ciuccio per tuo figlio è importante, altrimenti non saremmo qui a discuterne. Quindi devi essere consapevole di stare per affrontare un momento importante, e devi farlo con le dovute cautele.

1 Scegli il momento giusto

Che sia meglio disabituare il bambino al ciuccio dopo il primo anno, e perché, è chiaro. Scegli tuttavia un momento in cui non ci sono altri cambiamenti nella vita del bambino, come l’inserimento alla scuola dell’infanzia, abituare il bambino alla nuova baby sitter,  oppure il passaggio al vasino.

2 Coinvolgi chi si occupa del bambino

Chi si occupa del bambino quando non ci sei? Nonni, nido o baby sitter? Chiunque condivida con te l’accudimento del bambino deve essere allineato sulla strategia che avrai scelto. Parlane con i nonni, le educatrici del nido, integra le istruzioni per la baby sitter su questo punto.


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3 Sii affettuosa ma irremovibile

Il bambino, messo di fronte all’assenza dell’amato succhiotto può reagire con pianti o manifestazioni di nervosismo. Sii pronta  a gestire i capricci dei bambini con calma e accoglimento. Si tratta di una fase, passerà presto. Soprattutto non cedere. Se dopo 40 minuti di pianti il bambino avrà il suo ciuccio avrà imparato che la strategia paga!

5 risposte diverse alla domanda “Come togliere il ciuccio”

Eccoci al dunque. Se hai scelto il momento giusto, tutta la famiglia è allertata, baby sitter ed educatrici anche, puoi cominciare. Come togliere il ciuccio, con quale approccio? Scegli quello che ti sembra più adatto. Al tuo bambino ma anche a te!

come togliere il ciuccio

1 Di botto

Se il ciuccio è una dipendenza, perché non adottare la strategia che qualcuno usa per le sigarette? Basta, di punto in bianco. Il ciuccio sparisce, alla domanda del bambino si dà una risposta plausibile (“Sei un bambino grande, puoi fare tante cose belle senza ciuccio”. Oppure: “Il ciuccio non si trova più”). Preparati a varie sessioni di pianto/crisi di astinenza da ciuccio. Per mamme interventiste.

2 Gradatamente

Sempre nella similitudine con le sigarette: c’è anche chi passa da 10 a 5, poi da 5 a 3, da 3 a 1 e poi basta. Declinazione ciuccio: comincia ad usarlo solo per il pisolino e la nanna notturna. Poi solo per la nanna, poi neanche per quella. Se sei fortunata, il bimbo non dovrebbe lamentarsi troppo. Per mamme pazienti.

3 Bleahhh

Rendi il ciuccio meno gradevole. Cosa mettere sul ciuccio per toglierlo? Strofinalo nel limone, intingilo nell’aceto. Fare una nuova associazione (ciuccio=sapore cattivo) dovrebbe facilitare l’abbandono dell’abitudine.  Stesso effetto di disaffezione naturale si ottiene tagliando la sommità del ciuccio. La “ciliegia” sarà molto meno gradevole. Per mamme furbe.

4 I tre giorni

Comunica al bambino che è venuto il momento di separarsi dal ciuccio. Che fra tre giorni (o dopo due ninne, trova tu il modo) dovrà lasciarlo, magari dandolo a un altro bambino più piccolo (i bambini sono molto sensibili al tema del riciclo!). Ogni giorno, con voce ferma e gentile, ricorda al bambino la necessità di separarsi dal ciuccio e la distanza temporale. Ricorda, non stai chiedendo il permesso al bambino; gli stai dicendo per tempo cosa succederà. Venuto il giorno, insieme a lui metti il/i ciucci in una scatola e valli a consegnare a qualcuno. Per mamme persuasive.

5 La fata dei ciucci

Qui, porti il bambino in un mondo fantastico (non dovrebbe essere difficile!) e fai con lui un accordo: è venuto il tempo di regalare il ciuccio alla fatina che li porta ad altri bambini. In cambio, ci sarà per lui una piccola sorpresa. La sera, prima di addormentarlo, organizza tutto con lui: metti il ciuccio in un sacchetto o una scatola sul suo comodino. La mattina, fagli trovare un regalino. Per mamme fantasiose. (Comunque, per ispirarti, dai un’occhiata al nostro post Cosa regalare a un bambino di 1 anno).

E tu che mamma sei, come hai fatto o come pensi di fare per togliere il ciuccio senza traumi al tuo bambino?