Di fronte alla difficoltà crescente incontrata dalle famiglie nel reperire baby sitter, Sitly lancerà a breve un nuovo servizio sperimentale: i cani baby sitter. “I cani si occupano da sempre di sorvegliare le nostre case. Perché non possono occuparsi anche dei nostri bambini?” si chiede Jules van Bruggen, Amministratore Delegato di Sitly.

“I cani sono animali straordinariamente intelligenti, in grado di imparare e gestire un elevato numero di funzioni e compiti. Sono già addestrati con successo al lavoro di cane guida, al salvataggio in mare, perfino al massaggio cardiaco. Non ci sono ragioni per cui non possano essere addestrati anche alla cura dei bambini”, continua van Bruggen. “D’altra parte, non possiamo ignorare il problema che ci si pone davanti agli occhi: trovare brave baby sitter è sempre più difficile e noi dobbiamo dare una risposta”.

Per condurre l’esperimento pilota, la scelta di Sitly è caduta sui cani di razza Shar Pei. “I cani rispondono in modo efficace ed empatico alle sollecitazioni sensoriali ed emotive. Un cane baby sitter è addestrato a prendere i bambini a scuola e a portarli a casa in totale  sicurezza. Sono anche in grado di aiutare i bambini a togliersi giacche e cappotti e a sfilarsi le scarpe; stanno inoltre dando buoni risultati nell’operazione  di aprire il frigo per passare ai bambini un frutto o una bibita. La scelta degli Shar Pei non è certo casuale. I cani appartenenti a questa razza sono molto affettuosi verso tutti i membri della famiglia, amici dei bambini e molto intelligenti. Non ultimo, sono dotati di uno spiccato istinto alla guardia”.

Ma come funziona questo speciale servizio di baby sitting? Il cane è addestrato con l’ausilio di un speciale orologio, dotato di segnalazione sonora. Al momento indicato, il cane apre autonomamente la porta e si dirige verso la scuola. Lì, attende tutti i bambini a lui affidati per poi riportarli a casa. Questa particolare modalità di baby stting presenta non pochi vantaggi anche per i bambini: “I bambini affidati ai cani sviluppano prima degli altri senso di indipendenza e fiducia nelle proprie capacità”.

Jules Van Bruggen ancora non sa dire di preciso quando il servizio uscirà dalla fase pilota per essere messo a disposizione di tutte le famiglie: “Certamente, i cani dovranno aver completato con successo tutto il processo di addestramento e l’esperimento in famiglie pilota dovrà aver dato esiti al 100% positivi. In quel caso, estenderemo l’addestramento ad altri cani. In ogni caso, ci vorrà un po’ di tempo per mandare a regime il nuovo servizio”.