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“Mettiti le scarpe, è ora di uscire”. Lo ripeti una, due, tre volte ma niente… il bambino non ascolta. Se succede troppo spesso, forse dipende da quello che dici. O da quando lo dici. Vediamo perché i bambini non ascoltano e cosa puoi fare per farti ascoltare.

Il bambino non ascolta … o non sente?

Prima di tutto accertati che non si tratti di un problema di udito. Lievi perdite di udito sono abbastanza comuni nei bambini sotto i 5 anni soprattutto in inverno, a causa di versamenti di catarro. Accorgersene non è facile, perché è un problema spesso asintomatico e che non provoca dolore. Come capire se il bambino sente bene? Prova a metterti dietro al bambino e chiamalo sottovoce, per capire se ti sente. Se in dubbio, chiedi al pediatra.

Dai il buon esempio: ascoltalo

Se gli chiedi di mettersi il cappello dieci volte e non lo fa, forse c’è un motivo. Magari ha caldo, oppure il cappello gli dà prurito o gli cala sugli occhi. Se lo chiami per finire a tutti i costi la merenda ma lui ormai è sazio, farà orecchie da mercante. A volte, se il bambino non ascolta c’è un motivo valido, che magari lui non riesce a spiegarti o che sa che tu non ascolterai. Dai tu per prima il buon esempio e ascolta le sue ragioni.

Parla al momento giusto

Parlare a un bambino concentrato a giocare o guardare la TV è inutile: è completamente immerso nel suo mondo, dove è in corso un’importante battaglia tra buoni e cattivi o c’è un coniglietto da curare. Non arrabbiarti, non lo fa apposta, è come se si trovasse in una stanza insonorizzata, dove la tua voce non può arrivare. Per farti ascoltare devi prima attirare la sua attenzione, come spieghiamo sotto. 

A volte invece la tua voce arriva, ma lui non ha proprio voglia di lasciare a metà il gioco o le avventure del suo personaggio preferito per andare a tavola. (Del resto, tu come la prenderesti se nel bel mezzo della tua serie preferita ti obbligassero a spegnere la TV?) Invece di pretendere che interrompa all’istante quello che sta facendo, prova a programmare un’interruzione più dolce: “Che bella fattoria hai costruito. Tra poco è ora di mettere il pigiamino. Metti a dormire anche i tuoi animali e tra cinque minuti vengo a chiamarti”.

Come farsi ascoltare: guardalo negli occhi

Richieste lanciate da lontano hanno poca possibilità di essere ascoltate. Invece di palrare da un’altra stanza, cerca di ottenere prima la sua attenzione: toccalo sul braccio, chiamalo per nome, guardalo negli occhi. Parla solo quando sei certa che ti stia ascoltando.

Dillo con una parola

Alcuni bambini trovano difficile memorizzare più istruzioni contemporaneamente. Invece di “togliti le scarpe, lavati le mani, metti a posto lo zaino”, prova a chiedere una o al massimo due cose alla volta. Ma soprattutto, prova a dire quello che vuoi dire con una sola parola e guardandolo negli occhi.

No alle richieste impossibili

“Gioca ma non ti sporcare”, “Resta dove posso vederti”, “Gioca ma non sudare”. Richieste impossibili per un bambino perché il sudore non si controlla, stare fermi per molto tempo è difficile se si è piccoli, e capire da dove mamma o la baby sitter possono vederti non è semplice (meglio chiedergli di restare dove lui puo vedere te). Se fai richieste impossibili, il bambino non le ascolterà.

Dai poche istruzioni

Forse il bambino non ascolta per difendersi? “Togliti le scarpe, non saltare sul divano, non fare briciole, lavati le mani, non correre, non urlare, vai a metterti il pigiama, spegni il tablet”. Quando un bambino è sommerso da troppe richieste e divieti si difende come può. E ignorare le richieste, semplicemente smettere di ascoltare, può essere una forma di difesa. Decidi quali sono le tre o quattro cose più importanti e lascia correre sul resto.

Il bambino non ascolta? Dagli tempo!

Ogni bambino ha i suoi tempi, che vanno rispettati. A volte sembra che il bambino non ascolti ma in realtà ha ascoltato e si sta preparando a fare quello che gli hai chiesto, solo ci mette più di quello che vorresti. Aspetta un po’ prima di ripetere la richiesta e vedrai che a volte non avrai bisogno di ripeterla.

Farsi ascoltare dai bambini: prova a scrivere

Se parlare non funziona, perché non trovare altri modi per comunicare? Prova a scrivere, disegnare o a “parlare con le mani”. Con alcuni bambini la comunicazione visiva funziona molto meglio. Per esempio, prova a parlarare con le mani: è ora di mangiare? Mima una forchetta che infila gli spaghetti. Lo stesso per lavarsi i denti, lavarsi le mani…

Quando ti accorgi che il bambino ascolta di più, fai vedere che lo apprezzi e dai un rinforzo positivo: “Bravo! ti sei andato a lavare le mani appena te l’ho chiesto”.  A volte, poi il non ascoltare può essere un comportamento provocatorio: guarda i nostri consigli su cosa fare quando il bambino fa i capricci.

E tu che fai quando il bambino non ascolta? Hai un metodo infallibile per farti ascoltare senza urlare? Raccontacelo qui.


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