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È arrivato il momento di scegliere il nido. Ma come si fa a capire qual è un buon nido? A quali dettagli bisogna fare attenzione? Se entri in un asilo nido per la prima volta, non è facile valutare. Ecco allora 10 cose a cui fare attenzione per scegliere bene.

Scegliere il nido giusto è importante, perché è lì che tuo figlio passerà la maggior parte della sua giornata per i prossimi due o tre anni e dove imparerà tante cose.  Il nido è uno spazio fisico ma è soprattutto uno spazio di relazioni, tra bambini ed educatrici e tra genitori ed educatrici. Quindi qualsiasi nido sceglierai, che sia buono dipende anche da te: se comunichi con le educatrici, ti fidi di loro, partecipi alla vita del nido, puoi renderlo il posto giusto per tuo figlio. Detto questo, vediamo a cosa fare attenzione quando si tratta di scegliere il nido, in 10 punti.

Cosa valutare per scegliere il nido

Prima di andare a visitare i nidi possibili, assicurati di aver considerato tutte le opzioni: non solo nidi pubblici o privati ma anche i nidi famiglia ( o tagesmutter).  Per scegliere il nido è essenziale incontrare le educatrici e vedere dove i bambini dormono, mangiano, giocano. La visita di solito avviene durante gli open day fissati dai singoli asili, ma puoi provare a fissare una visita individuale (nei nidi comunali è più difficile). Un consiglio: arriva già con qualche informazione sulla struttura, che avrai avuto da altre mamme e dal curriculum del nido.

1. Le “referenze”

Prima di andare al ristorante cerchi online le recensioni degli utenti o chiedi a un’amica? Bene, fai lo stesso per scegliere il nido. Chiedi ad altre mamme, al parco oppure davanti al nido all’orario di uscita. Le opinioni di altri genitori non sono l’unico elemento da considerare – perché quello che per uno è un ottimo asilo potrebbe non esserlo per te – ma possono darti un’idea. Il giudizio di altri è utile anche perché ti darà dei criteri per valutare: se hai già fatto due chiacchiere con altre mamme, saprai  a cosa fare attenzione e quali domande fare quando visiti i nidi.

2. Il curriculum del nido

Anche gli asili nido hanno un curriculum, e puoi trovarlo sul loro sito. Si tratta del Progetto educativo, il documento dove il nido racconta la sua storia, i valori pedagogici e culturali a cui si ispira.  A volte il Progetto educativo è all’interno della Carta dei Servizi, dove trovi informazioni fondamentali come gli orari, le aperture estive, il menù, le attività. E già così puoi farti un’idea e confrontare diversi nidi.

Certo, si tratta di presentazioni rivolte ai genitori, quindi troverai delle frasi standard e le descrizioni delle attività potrebbero essere un po’ abbellite, o non aggiornate. Il Progetto educativo e la Carta dei servizi sono però un punto di partenza per poi verificare, quando vai di persona, che quello che si promette venga realizzato. (Per esempio: il rapporto educatrici/bambini è quello? C’è davvero il pediatra una volta al mese? Si fa ancora la festa di carnevale con i genitori?)

3.Percorso e parcheggio

Stai considerando di scegliere un il nido Montessori, anche se è un po’ lontano e non è sul tragitto per il lavoro? Pensaci bene! Oltre a valutare la “bontà” di un asilo nido in termini di proposta educativa, competenza delle educatrici e bellezza della struttura, considera anche quanto è facile raggiungerlo, perché dovrai fare il percorso casa nido lavoro e ritorno ogni giorno per almeno due anni.  Un nido vicino casa ti semplifica la vita. Significa che la baby sitter potrà andare a prendere il bambino a piedi, potrai svegliarti con più calma la mattina, tuo figlio passerà meno tempo in macchina, ci sarà meno rischio di traffio o imprevisti sul tragitto e quindi di arrivare tardi. Questo non significa che devi scegliere il nido più vicino, anche se non ti convince.  Ma il fatto di essere vicino casa (o vicino al lavoro) è un vantaggio da considerare, perché ti facilita la vita ed elimina motivi di stress. E un genitore stressato è l’ultima cosa di cui un bambino ha bisogno.

4.Cosa c’è intorno al nido?

Oltre a valutare la struttura, valuta anche quello che c’è intorno. è facile trovare parcheggio?( Immagina le mattina in cui sei un po’ in ritardo e magari piove e il parcheggio non si trova…. ). Se a poca distanza c’è un parco o una biblioteca potrai regalare a te e a tuo figlio un po’ di tempo insieme prima di tornare a casa, senza dover riprendere la macchina. Lo stesso potranno fare i nonni o la baby sitter. Quello che c’è all’esterno del nido è importante (quasi) quanto quello che trovi dentro.

5. La prima impressione

Come ti senti quando entri nel nido? L’ambiente è accogliente? La prima impressione conta, perché ti dice se lo spazio è confortevole. E confortevole significa spazi grandi, luminosi e ben areati,  dove non fa né troppo caldo né troppo freddo, colori tenui, profumo di pulito. Cura delle cose e attenzione ai dettagli. Non c’è bisogno di misurare i metri quadri o la temperatura, ma fai caso a come ti senti negli ambienti dove tuo figlio passerà molte ore.

Fai attenzione ai particolari: ci sono finestre che lasciano entrare la luce, per rendersi conto del variare delle stagioni? Vedi cartelloni bene attaccati alle pareti, recenti (non le foto della festa di Natale di quattro anni fa) e fatti dai bambini? I giocattoli all’esterno sono in buono stato e puliti? Se si respira un’atmosfera accogliente, serena, gioiosa vuol dire che in quel nido bambini ed educatrici stanno bene e lavorano bene.

6. Il gruppo educatrici e coordinatrice

Scegliere il nido significa soprattutto scegliere un gruppo di persone che seguiranno tuo figlio: le educatrici e la coordinatrice didattica che sono l’anima del nido. È importante che tra te e le educatrici si crei un legame di fiducia, che aiuterà il bambino a vivere bene il suo tempo al nido. Fondamentale, dunque, che le educatrici ti piacciano e che tu ti senta tranquilla a lasciare il bambino con loro.  Osservale durante la visita: sono pazienti? sorridono? Parlano solo di quanto è grande il giardino e del corso di Inglese oppure concentrano il discorso sui bambini, l’importanza della relazione, dell’autonomia, del rapporto con la famiglia?

Per un buon clima dentro la sezione,  è importante che le educatrici vadano d’accordo. Tra loro e con la coordinatrice didattica. Per farti un’idea su questo aspetto puoi chiedere da quanto tempo lavorano insieme, da quanto tempo con la coordinatrice e se resteranno anche il prossimo anno. Chiedi anche qual è il rapporto educatrici / bambini: dovrebbe esserci 1 educatrice ogni 5  bambini sotto i 12 mesi, e 1 educatrice ogni 8 bambini tra 1 e 2 anni.

In alcuni nidi è prevista anche la presenza del pediatra e dello psicologo per le famiglie.

mani di bambio che impastano scgliere il nido

7. Cosa si fa al nido? 

Cosa farà tuo figlio al nido? Il nido è un’agenzia educativa – non una ludoteca – dove i bambini imparano a crescere e a fare da soli. Al nido il bambino deve svolgere attività diverse e bilanciate, per sviluppare specifiche competenze: movimento, lettura di fiabe, musica, manipolazione, pittura con le mani, ballo, gioco libero. Più in generale, tutti i momenti della giornata dovrebbero essere utili per promuovere l’autonomia: mangiare da solo, lavarsi le mani, versare l’acqua nel bicchiere.

Chiedi quali attività si svolgono durante la settimana, come è strutturata la giornata, se i bambini vengono messi a vedere i cartoni animati. E se qualcuno  non ha voglia di disegnare? Fatti spiegare come viene gestito il bambino che vuole dormire o fare qualcosa di diverso dagli altri.

8. Gli “angoli” del nido 

Per valutare un asilo nido in base agli spazi, considera prima di tutto la presenza di scale. Controllare bambini piccoli che scendono le scale, o peggio scendere e salire le scale con bambini in braccio sarebbe da evitare. Scale a parte, ecco a cosa fare attenzione quando devi scegliere il nido:

  • Angoli diversi per sonno, pappa e gioco: il nido ideale ha uno spazio dove si gioca, uno diverso dove si dorme, un altro dove si mangia. Se si dorme nella stessa stanza dove si gioca, chi si sveglia prima dove va?
  • Ogni gioco ha il suo angolo. Nella stanza principale, quella delle attività, dovrebbero esserci angoli diversi destinati ai diversi tipi di gioco: una poltroncina e uno scaffale con i libri da una parte, l’angolo per il gioco simbolico con le bambole o la cucinetta, il tavolo per disegnare, e così via;
  • Arredi pensati per bambini. Gli arredi di un asilo nido dovrebbero non solo essere sicuri ma anche pensati per sviluppare l’autonomia: tavoli e sedie a misura, water piccoli, lavandino ad altezza bambino

Attenzione anche ai pavimenti: quello in gomma è il migliore, facile da pulire, isolante e anti bernoccolo. Tappeti, marmo, mattonelle e parquet non sono i pavimenti migliori per un asilo nido.

9. Spazio esterno

Un bel giardino o almeno un cortile utilizzabile fa una grande differenza. Vuol dire che tuo figlio prenderà sole e aria, potrà andare sul triciclo, muoversi, sentirsi libero. Potrà giocare con l’acqua d’estate e magari piantare dei fiori e vederli crescere. Verifica che lo spazio esterno ci sia, ma anche che sia effettivamente usato con regolarità: se vedi giochi che hanno l’aria di essere stati abbandonati sotto la pioggia da mesi, vuol dire che il cortile, anche se c’è, viene usato raramente.

10. Che cosa si mangia?

Cosa mangiano i bambini al nido? La cucina è un altro elemento da considerare per scegliere il nido. In alcuni asili c’è una cucina interna e una cuoca che cucina, mentre in altri i pasti vengono portati da un servizio di catering. Ovviamente la cucina interna significa cibi appena fatti, più caldi, meno plastica. Se si tratta di catering, puoi chiedere qual è l’azienda e cercare maggiori informazioni su Internet. In alcuni nidi il cibo è biologico. Chiedi in ogni caso di vedere un menù settimanale o, meglio, mensile. Considera se il menù è in linea con l’educazione alimentare che vuoi dare a tuo figlio. Chiedi, se ti serve, se c’è la possibilità di un menù che rispetti particolari esigenze.

Valutare i costi

E infine, parliamo di costi. Nei nidi comunali paghi un contributo che dipende dall’ISEE della famiglia (madre e padre, anche se non conviventi). Se hai un reddito medio-alto, potrebbe non esserci molta differenza di costo tra nido privato e nido comunale. Per vedere quanto pagheresti al nido comunale puoi fare una simulazione sul sito del comune oppure chiedere all’ufficio scuola.  Quando confronti il costo dei diversi nidi, valuta anche i costi nascosti: nel nido privato puoi stabilire un prezzo diverso a seconda dell’orario di uscita, alcuni nidi forniscono pannolini e salviettine umidificate, mentre in altri devi portare tutto tu. Che sia pubblico o privato, il costo dell’asilo nido può essere detratto quando fai la dichiarazione dei redditi. Oppure, in alternativa, puoi chiedere il bonus asilo nido.

Scegliere l’asilo nido richiede tempo e organizzazione. Prenditi il tempo che serve, senza fretta. Fai domande, valuta, confronta. Ma alla fine fidati del tuo istinto, perché devi scegliere un posto che ti piace e dove ti senti serena a lasciare tuo figlio.


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