Fra le doti di una brava baby sitter c’è anche quella di saper comunicare con i genitori. Durante il giorno ti sei occupata del loro bambino. Lo ha fatto mangiare, dormire, giocare, hai fatto i compiti con lui e gli hai fatto lavare i denti. Tu sai tutto della sua giornata, i suoi genitori…. nulla! Hai mai pensato quanto potrebbe essere loro utile un resoconto della baby sitter?

Quando i genitori tornano a  casa, la sera, quello che avviene è un vero e proprio passaggio di consegne. Tu riaffidi ai genitori le cure materiali del bambino. Loro, per tornare a farsene carico dopo una giornata fuori casa, hanno bisogno avere tutte le informazioni.

Il bambino ha dormito il pomeriggio, ha mangiato a sufficienza? A scuola è successo qualcosa di rilevante? Si è fatto male giocando a pallone? Il resoconto della baby sitter non è altro che un report strutturato in cui raccogli tutti gli avvenimenti più significativi della giornata.

Uno strumento prezioso nel caso in cui tu lavori come baby sitter per una famiglia con bambini piccoli. Ma anche nel caso di bambini più grandicelli il resoconto della baby sitter può essere di grande utilità.

In entrambi i casi si tratta di informazioni importanti che permetteranno al genitore di gestire al meglio la parte restante della giornata. Se ha dormito poco, il bambino potrebbe addormentarsi prima che d’abitudine, per esempio. Oppure le informazioni che condividerai potranno servire alla mamma o al papà per comprendere le ragioni di un cattivo umore, di un silenzio insolito, di un capriccio apparentemente immotivato.


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 Perché il resoconto della baby sitter è uno strumento di lavoro

Il resoconto della baby sitter, fatto ai genitori alla fine di ogni giornata di lavoro, sarà apprezzato perché molto utile. Anzi necessario. Darà ai genitori la misura del tuo coinvolgimento nel lavoro, della tua attenzione. Del tuo essere una brava baby sitter. In breve, se ben strutturato e completo di tutte le informazioni salienti, il report che farai a fine giornata darà anche l’idea della tua professionalità. Il che non guasta mai!

Infatti è bene non dimenticare mai che il baby sitting è un vero e proprio lavoro. Come tutti i lavori ha le sue prassi, le sue procedure, richiede determinate competenze e ha i suoi strumenti di comunicazione. Non è un caso che la Croce Rossa internazionale, forse l’istituzione più importante a occuparsi di formazione per baby sitter, dedica al report di fine giornata uno spazio importante.

Allora, consideriamo il resoconto della baby sitter come un vero e proprio strumento di comunicazione. Non due parole dette di fretta, già sulla porta con il cappotto addosso. No, parliamo di un piccolo documento dove avrai organizzato e riportato i fatti salienti della giornata.

Vediamo quali e come.

Il resoconto della baby sitter: cosa raccontare

Le info utili da trasmettere al genitore sono organizzabili in cinque aree: le cure di base; le attività; l’umore; la salute e la sicurezza; le “notizie del giorno”.

Pappa, nanna & pannolino

Si tratta delle informazioni materiali sulle tappe salienti della vita materiale del bambino. E di sicuro sono le notizie che ogni mamma e papà ti chiederanno. Ha mangiato con appetito e cosa? Non dimenticare di menzionare gli snack e le merende, comprese quelle fuori casa. Non dimenticare neanche di annotare gli orari, e gli eventuali “strappi alla regola”. Una mamma eviterà di preoccuparsi per il poco appetito a cena se il bambino alla festa ha svuotato la ciotola delle patatine! Allo stesso modo, potrà meglio interpretare un mal di pancia serale: influenza o troppa cioccolata?

Sii molto precisa soprattutto se lavori come baby sitter di un neonato alimentato, in tutto o in parte, al biberon. Segna le quantità somministrate per ogni pasto e le reazioni del neonato al biberon: era troppo o troppo poco? Queste informazioni, riportate in maniera regolare tutti i giorni, sono rilevanti per gli aggiustamenti della dieta dei bambini alimentati con latte artificiale.

Poni uguale attenzione ad annotare durata e orari di eventuali pisolini, o a segnalare al contrario se il bambino non ha dormito. Se sei tu a prenderlo all’asilo, raccogli a tua volta queste info dalle educatrici. Anche in questo caso, il report della baby sitter, compilato su base continuativa, sarà uno strumento utile per identificare eventuali anomalie o disturbi del sonno dei bambini. Segnali da osservare sempre con attenzione.

Se ti occupi di bambini piccoli, non trascurare il tema “pannolini”. Quanti ne hai cambiati, e a che orari? Ugualmente, particolare attenzione dovrai porre durante la fase del passaggio al vasino. Davvero potrai dare una mano ai genitori a gestire la transizione, anche in loro assenza.

Nel caso dei bambini più grandi, segnala eventuali deviazioni dalla norma.

Che cosa avete fatto?

Questo genere di informazioni è considerata meno “vitale” dalla maggior parte dei genitori, ma ad alcuni farà comunque molto piacere sapere come tu e i bambini avete passato la giornata.

Racconta quali giochi e quali attività avete fatto insieme, e quali hanno invece fatto da soli. Al parco o a casa. Se hanno passato del tempo con degli amichetti o compagni di scuola, non dimenticare di annotare i numeri di telefono se i genitori non li hanno già.

Prendi anche nota del tempo dedicato allo studio e di quello ricreativo, se i bimbi di cui ti occupi sono in età scolare,

Hai loro proposto delle nuove attività? Descrivile e racconta la reazione dei bambini ai nuovi stimoli. In ogni caso, cerca sempre di comunicare attenzione ed empatia quando riferisci del tempo e delle attività svolte dai bambini mentre la loro mamma e il loro papà te li hanno affidati. Anche se queste informazioni sembrano non avere una utilità diretta ed immediata per il genitore, è rassicurante sapere che la baby sitter interpreta il proprio ruolo con proattività, energia e creatività.

L’umore

Com’è andata la giornata, lato umore? Il bambino è stato sereno e chiacchierino o piuttosto lo hai trovato nervoso e incupito all’uscita da scuola? Ci sono stati cambiamenti significativi nel corso della giornata? Prendi nota di tutto e, se riesci, collega lo stato emotivo del bambino agli eventi della giornata, o almeno prova a fornire una tua interpretazione.

Un tema molto importante è riferire al genitore l’atteggiamento del bambino rispetto alle regole che gli hai imposto. In altre parole, come ha reagito quando hai messo in pratica tutte le istruzioni per la baby sitter che ti sono state trasmesse dai genitori. Rispetta il tuo ruolo di “supplente”? ti riconosce come elemento di continuità educativo ed affettivo? Oppure, al contrario, fa ancora delle resistenze? Osservazioni di questo tipo sono determinanti per gestire al meglio la relazione  fra baby sitter, bambino e famiglia.

Il resoconto della baby sitter a fine giornata, se focalizzato sull’emotività del bambino, è uno strumento di monitoraggio insostituibile in tutti i momenti di transizione. Pensa, per esempio, al periodo di inserimento al nido. Ma anche durante i tuoi primi giorni di lavoro in famiglia. Nella fase in cui tu e i genitori state lavorando insieme per abituare il bambino alla baby sitter il tuo resoconto a fine giornata servirà per verificare l’andamento. Per registrare i progressi oppure far emergere le criticità (e trovare una soluzione).

Salute e sicurezza

Successo niente? Nessun ginocchio sbucciato, bernoccolo, o graffietto? Anche se si tratta di episodi ininfluenti non dimenticare di informare la mamma e il papà. Soprattutto delle relative cause. Sarà una buona occasione per rimuovere eventuali situazioni od oggetti rischiosi.

Nel caso tu ti debba occupare di un bambino a casa perché malato, presta ovviamente maggiore attenzione: segna la febbre e l’orario in cui l’hai misurata, dai conferma di aver somministrato le giuste medicine nella giusta quantità e al momento che ti è stato indicato.

Per tutte le cose più gravi non c’è bisogno di fare il report: avrai chiamato i genitori all’istante, ovviamente!

I “fatti notevoli”

Ci sono giorni, la maggior parte in verità, in cui non succede nulla nella vita dei bambini. Ma ce ne sono altri che invece sono speciali. Perché un bambino piccolo ha pronunciato una nuova parola. Oppure ha cominciato a gattonare. Perché un altro, più grandicello, ha invece detto una cosa buffa o strana o molto saggia che ti ha fatto ridere o ti ha sorpreso. Magari è riuscito a fare quel salto di quattro scalini che non aveva mai avuto il coraggio di provare. O forse perché ti ha raccontato, a suo modo e con i suoi tempi, qualcosa sulla sua maestra o su un suo amico che tu consideri meritevole di essere condiviso con i suoi genitori.

Ecco, quelle cose lì devi annotarle e farle conoscere alla mamma e al papà. Che saranno un po’ meno tristi di non essere stati lì quando succedeva. E che, grazie  a te, potranno comunque parlare con il bambino, chiedergli, partecipare della sua gioia o della sua preoccupazione. Insomma il resoconto della baby sitter servirà a fissare un attimo della giornata del bambino che i genitori vorrebbero aver vissuto con lui ma non hanno potuto.

Insomma, come avrai capito molto meglio che il resoconto della baby sitter a fine giornata avvenga in forma strutturata: meglio un piccolo report da compilare e consegnare al genitore quando arriva che un fiume di parole difficile da tenere a mente.

Per darti una mano, abbiamo preparato per te un report da stampare e personalizzare. Ogni sera ti aiuterà a comunicare con i genitori in modo efficace ed efficiente, nell’interesse del bambino.

Ci fai sapere se anche tu ti servi di questo strumento e come ti sei trovata? Hai invece soluzioni alternative per comunicare ai genitori tutto quello che devono sapere? Condividilo con noi!